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Mal di Libia

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Temi: Migrazioni; Diritti umani

Sinossi: Il racconto dalla prima linea dell’unica giornalista italiana rimasta di base in Libia dopo la primavera araba. All’indomani della rivoluzione del 2011 Nancy Porsia è stata l’unica giornalista italiana – e una dei pochissimi giornalisti internazionali – a rimanere in Libia per far conoscere un paese che, in qualche modo, sarebbe diventato anche il suo. Ha raccontato in presa diretta i grandi intrecci della politica, tra colpi di stato e interferenze dei servizi, la guerra civile, le dinamiche complesse tra rivoluzionari e nostalgici gheddafiani, e poi la tragedia epocale delle migrazioni: dalle strade di Tripoli alle spiagge di Sabrata, per anni ha fatto la spola tra le case dei trafficanti lungo la costa, le carceri stracolme di migranti catturati nel loro transito verso l’Europa e le spiagge grondanti cadaveri. In un libro coraggioso, Nancy Porsia ci accompagna a scoprire un popolo contraddittorio ma spesso incompreso, lontano dalla narrazione dei media mainstream, e insieme ci offre uno sguardo onesto sulla sua vita: cosa vuol dire fare la frontline quando si è donna e madre? Cosa vuol dire avere un legame indissolubile con una terra pericolosa per la propria sicurezza? E soprattutto, qual è il costo di una voce libera e indipendente?

Bio dell’autrice: Nancy Porsia è una giornalista freelance specializzata in Medio Oriente e Nord Africa. Collabora con diverse testate nazionali ed internazionali. Esperta di migrazione irregolare, si è specializzata sulla rete dei trafficanti lungo la rotta del Mediterraneo centrale. A dicembre del 2016 ha pubblicato un’inchiesta sulla mafia a ovest di Tripoli rivelando le connessioni chiave tra guardia costiera libica e traffico degli esseri umani, inchiesta per la quale le è stato impedito l’accesso in Libia e ha ricevuto minacce da parte di esponenti della guardia costiera libica. Oggi lavora anche come consulente ricercatrice per think tank e università.

A causa della pubblicazione di una inchiesta scottante sulla collusione della guardia costiera libica con il traffico di migranti, Nancy Porsia ha ricevuto minacce e intimidazioni ed è stata costretta a lasciare la Libia, dove non può più mettere piede. Ad aprile 2021 risulta fra i giornalisti intercettati, non indagati, dalla procura di Trapani nell’ambito di un’inchiesta sulle ONG, un caso di pericolosa violazione giudiziaria di cui si è a lungo discusso

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