Scheda relatore

Francesca Volpi
  • 3ª edizione > Comitato

Francesca Volpi

Fotogiornalista

Francesca Volpi, 1985, nata a Brescia, è una fotografa indipendente che attraverso storie personali documenta le conseguenze umanitarie dei conflitti, esplorando come i contesti di guerra, disparità socio-economiche e cambiamenti climatici influenzano la vita delle persone.

Inizia il suo percorso come giornalista, quando dopo essersi laureata al London College of Communication di Londra collabora per il programma radio Europe Today del servizio internazionale della BBC, per poi continuare con una prima esperienza di reportage fotografico nella regione del sud – Kivu in Repubblica Democratica del Congo. Si avvicina al mondo del foto-giornalismo nel 2013 quando documenta la deposizione del presidente Morsi in Egitto. Nel 2014 intraprende il percorso da freelance iniziando a coprire la Rivoluzione di Maidan a Kiev, l’annessione della Crimea e la guerra nell’est dell’Ucraina, dove lavora per due anni.

Francesca predilige lavori a lungo termine che le permettono di soffermarsi ed approfondire i luoghi e le tematiche dei suoi lavori. Nel 2016 si sposta in Messico ed Centro America, dove comincia un’approfondita documentazione dell’Honduras, cercando una narrativa fotografica diversa, occupandosi di storie ‘micro’ che aiutano ad avere una prospettiva sulle macro-tematiche tra cui la violenza del mondo delle Maras, i conflitti ambientali, i diritti civili della comunità LGBTI e problemi legati al sistema sanitario. Insieme ai suoi progetti personali sostenuti da vari grants e fellowships dell’International Women’s Media Foundation, Francesca collabora continuativamente con il Wall Street Journal per cui ha ampiamente coperto la pandemia da Covid-19 nel nord Italia, e poi Bloomberg News, Washington Post, CNN, New York Time, L’Espresso, The Guardian e varie importanti organizzazioni internazionali.

Francesca è membro dell’organizzazione Women Photograph, che si occupa di cambiare la composizione di genere della comunità del foto-giornalismo, mirando ad una maggiore inclusione delle donne per garantire che i principali narratori del settore siano tanto diversificati quanto le comunità che sperano di rappresentare.